Borsisti di ricerca Ricercatori
Dimitrios Roumbecas è dottore in Filologia greca antica e Papirologia presso l’Università Nazionale e Capodistriana di Atene. Ha conseguito una laurea in Filologia classica e Papirologia e un master in Lettere classiche presso l’Università di Ioannina. La sua tesi di dottorato si intitola “Il sistema sanitario nell’Egitto greco-romano e bizantino alla luce dei papiri” e sarà pubblicata prossimamente. I suoi interessi di ricerca includono questioni di redazione, linguaggio e interpretazione nello studio dei papiri letterari e non, della letteratura medica greca e bizantina antica, nonché argomenti più specifici relativi alla malattia e alla cura nel mondo greco-romano e nella tarda antichità.
Durante la sua ricerca presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia, studia il culto dei santi guaritori nell’Egitto bizantino alla luce delle fonti agiografiche, papiracee ed epigrafiche. Si concentra sulle forme di culto dei santi guaritori (asceti, martiri, arcangeli) nella terra del Nilo, nel periodo che va dal III all’VIII secolo: preghiere, amuleti, testi oracolari, inni ed elogi, templi, monasteri e istituzioni caritatevoli dedicati ai santi guaritori o ai santi associati alla cura dei poveri e degli afflitti, nonché icone sacre, dediche e feste in onore dei santi guaritori.
Dimitrios Roumpekas, “The xenodocheion of Saint Ioustus at Oxyrhynchus”, Medioevo Greco 22 (2022). [υπό έκδοση]
Dimitrios Roumpekas, “Ὠιὸν δίδυμον (P. Cair. Zen. IV 59602, IIIa, Philadephia): Some remarks”, Analecta Papyrologica 33 (2021). [υπό έκδοση]
Angelos Zaloumis è dottorando in filologia e filosofia bizantina presso l’Università di Patrasso e l’École Pratique des Hautes Études PSL in Francia. Oggetto della sua ricerca di dottorato è l’edizione critica della traduzione greca della Summa Theologiae di Tommaso d’Aquino (1224/25 – 1274) ad opera di Demetrio Kydonis (1320/25 circa – 1397/98).
Dal settembre 2021 è assegnista di ricerca presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. Le sue ricerche riguardano lo studio di aspetti del tomismo bizantino, nonché la ricezione della traduzione di Demetrio Kydoni nella tarda Bisanzio e l’etica speciale di Tommaso d’Aquino, riflessa in particolare nelle opere di Gennadius Scholarios.
Zaloumis A., «Thomas Aquinas’ Summa contra Gentiles as the Source of the Moral Intellectualism in John VI Cantacuzenus’ Contra Mahometem Disputatio ΙΙ (Κατὰ τοῡ Μωάμεθ λόγος δεύτερος)», Tasting the Lotus’: Reception of and Reaction to the Transmission of Latin Works in Byzantium, (Online conference, 31.07 – 01.08.2021).
Zaloumis A., «Demetrios Kydones’ Greek Rendering of Aristotelian Ethical Terms in Thomas Aquinas’ Summatheologiae, IIaIIae», International Conference Translation Activity in Late Byzantium (Ca’ Foscari University of Venice, 11 – 13.06.2018).
Ζαλούμης Ά., «Το ιδεώδες της ελευθερίας της θρησκευτικής συνείδησης στο αυτοβιογραφικό έργο του Δημήτριου Κυδώνη (περ. 1325 – 1397/8)», Ημερίδα Ξεφυλλίζοντας το Βυζάντιο ΙΙ: Χειρόγραφα, Κείμενα, Ιδέες (Πανεπιστήμιο Πατρών, 05.05.2014).
Zaloumis A., «Demetrios Kydones’ Greek Rendering of Aristotelian Ethical Terms in Thomas Aquinas’ Summatheologiae, IIaIIae», Translation Activity in LateByzantium: An International Conference (11-13.06.2018). [υπόέκδοση: Byzantinisches Archiv – Series Philosophica, vol. 4, Berlin/Boston, De Gruyter]
Mariolena Alexiadis è laureata in Letteratura greca presso l’Università Nazionale e Capodistriana di Atene, con specializzazione in Studi classici. Nel 2018 ha conseguito il Master presso il Dipartimento di Teologia Sociale e Cultura Cristiana dell’Università Aristotele di Salonicco, con il voto di “eccellente”. La sua tesi riguardava la politica dell’Impero romano nei confronti dei cristiani nel III secolo.
È dottoranda presso la Scuola di Educazione dell’Università di Creta. Nella sua tesi studia il Limonario di Neon (Venezia, 1819) da una prospettiva storico-filologica, teologica e pedagogica.
Mariolena Alexiadis è borsista dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia per l’anno 2021-2022. Lavora principalmente presso la Biblioteca Marciana di Venezia. In particolare, studia manoscritti di contenuto innografico e agiografico (martiri, scritture, elogi, narrazioni di miracoli), confrontandoli con materiale analogo della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il suo obiettivo è raccogliere informazioni sul culto e sui miracoli dei santi inclusi nel Lezionario Neon, esaminare le varianti delle loro vite e identificare le fonti dell’opera. Inoltre, sta ricercando le versioni dell’opera e l’aspetto cultuale dell’agiografia nel mondo veneziano in generale.
Αλεξιάδη Μ., Η πολιτική της Ρωμαϊκής Αυτοκρατορίας έναντι των Χριστιανών κατά τον 3ο αιώνα, Θεσσαλονίκη 2020.
Αλεξιάδη Μ., «Η διάδοση του Χριστιανισμού στην Κύπρο κατά τη ρωμαϊκή κυριαρχία στη νήσο», στο: Α. Μαστραπάς, Μ. Στεργιούλης (επιμ.), Πρακτικά 45ου Ετήσιου Συνεδρίου Κύπρος: Ιστορία και Πολιτισμός, (Σεμινάριο Πανελλήνιας Ένωσης Φιλολόγων – Σύνδεσμος Ελλήνων Κυπρίων Φιλολόγων (Αθήνα, 8-10 Νοεμβρίου 2018), τόμος Α΄, Αθήνα 2022.
Panagiotis Makris è dottorando in Storia bizantina presso il Dipartimento di Storia dell’Università Ionica. La sua ricerca di dottorato esamina il concetto di corpo e la concezione della malattia, della guarigione e della morte negli studiosi tardo-bizantini (1204-1453). I suoi interessi accademici sono particolarmente orientati alla storia sociale e culturale del mondo bizantino.
Panagiotis Makris è ricercatore presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. La sua ricerca si intitola “Uno studioso bizantino negli anni della peste: malattia e morte nell’opera di Demetrio Kydoni (1324-1397)”. Fa parte della storia concettuale della Bisanzio del XIV secolo. La sua ricerca mira a indagare la ricezione e la realizzazione semantica dei concetti di “malattia”, “guarigione” e “morte” da parte dello studioso e funzionario bizantino Demetrio Kydoni (1324-1397), ma allo stesso tempo si espande in un approccio globale a tutte le sfumature ideologiche e alle percezioni sociali ad essi associate. La ricerca si inserisce nel più ampio campo scientifico degli studi bizantini e in particolare nel contesto dello studio degli atteggiamenti durante il Rinascimento Paleologo.
Μακρής Παναγιώτης, «Η πρόσληψη της πανώλους των ετών 1347-1348 από την κοινωνία της Κωνσταντινούπολης. Μία ψυχοκοινωνική προσέγγιση των πηγών της εποχής», Βυζαντινός Δόμος 30(2022). [υπό έκδοση]
Argyro Ganali è dottoranda in Storia presso il Dipartimento di Storia e Archeologia della Facoltà di Filosofia dell’Università Nazionale e Capodistriana di Atene. La sua tesi di dottorato esamina l’ampia gamma di relazioni tra Venezia e i rappresentanti della Chiesa latina a Creta nella prima metà del XVII secolo e in particolare dopo l’Interdetto (1606), che fu il culmine del conflitto tra i due Stati durante il primo periodo moderno.
Durante l’anno accademico 2021-2022, Argyro Ganalis è borsista presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. La sua tesi si intitola “Le relazioni tra Stato e Chiesa nella Creta veneziana dopo l’Interdetto: la supervisione statale dei beni ecclesiastici”. Discute la supervisione statale sulle fondazioni ortodosse e latine di diritto pubblico (ius patronato pubblico) e le attività di queste ultime nei confronti dello Stato, come la fornitura di donazioni monetarie, informazioni sui movimenti ottomani che costituivano un pericolo per gli interessi di Venezia in Oriente e soprattutto nell’acquisizione di Creta. Sta studiando materiale archivistico inedito nell’Archivio di Stato di Venezia. La sua ricerca copre il periodo 1620-1640.
Ricercatori in visita
L’oggetto della ricerca o della cooperazione riguarda questioni di storia, filologia, teologia, storia dell’arte e discipline umanistiche correlate durante il periodo bizantino e post-bizantino. Ogni richiesta di ospitalità deve essere presentata entro i termini previsti ed essere accompagnata dai relativi documenti di supporto. I relativi moduli di presentazione sono disponibili sul sito web dell’Istituto e, una volta accuratamente compilati, devono essere inviati per via elettronica alla Segreteria dell’Istituto.
La domanda comprende una descrizione documentata della ricerca, i dati da ricercare nelle biblioteche e negli archivi di Venezia e il tempo previsto per la realizzazione della ricerca. In particolare, gli studenti post-laurea e i dottorandi devono presentare anche una lettera di raccomandazione del loro supervisore, che indichi gli obiettivi della ricerca da svolgere.
Un’altra categoria di ricercatori è quella dei ricercatori ospitati dall’Istituto di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia su loro richiesta, per condurre ricerche negli archivi e nelle biblioteche veneziane. Il numero di questi ricercatori è esiguo, a causa del numero limitato di camere e foresterie disponibili presso l’Istituto.
I ricercatori in visita dovranno pagare la quota per ogni pernottamento prevista dal relativo Regolamento al momento dell’arrivo a Venezia. Tale importo copre la manutenzione e la pulizia delle camere.
Al termine del soggiorno, gli ospiti dovranno presentare una relazione dettagliata alla Segreteria dell’Istituto. Dovranno poi inviare una copia del lavoro svolto (articoli, studi, lavori indipendenti) per la Biblioteca dell’Istituto.