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Complesso Monumentale

La Chiesa di San Giorgio

La ricostruzione della chiesa di San Giorgio iniziò nel 1536, su un terreno acquistato qualche anno prima dai Greci di Venezia, e fu completata nel 1577. I lavori furono supervisionati dagli architetti Sante Lombardo e Zuanantonio Chiona, mentre il noto architetto Andrea Palladio fu il consulente per la costruzione del balcone femminile. La chiesa fu decorata con icone portate dai rifugiati di Costantinopoli, come la granduchessa Anna Paleologina Notara, ma anche da altre regioni, con opere di importanti pittori come Michael Damaskinos, Emmanuel Tzanes Bounialis, Thomas Bathas e altri. L’illustrazione della cupola fu affidata a Giovanni il Cipriano, che lavorò sotto la supervisione del notevole pittore veneziano Jacopo Tintoretto.

Le istruzioni per la decorazione erano chiare: tutto doveva essere fatto secondo la maniera greca, cioè lo stile greco. Il pulpito nella sua forma attuale è opera di Giovanni Grapiglia (1597). I mosaici della Deesis sulla facciata della chiesa furono realizzati nel 1564-1574, mentre i mosaici del santuario furono realizzati nel periodo 1598-1602, su disegno di Thomas Bathas, Giovanni Vlastos e Antonios Vassilakis. Il mosaico della Trasfigurazione fu realizzato nel 1664-1666 e quello della Discesa nell’Ade nel 1886.

ORARI: Lunedì 09.30 -17.00, martedì – sabato 09.30 – 16.00

Bell Tower

Fu costruito tra il 1587 e il 1592 sotto la supervisione dell’architetto Bernardo Ongarin. Nel 1589 fu installato l’orologio. La sua costruzione fu interamente finanziata dal lascito di Iakovos Samariaris di Zante. La struttura del campanile era inclinata fin dall’inizio della sua costruzione. Insieme a quello di Santo Stefano, è uno dei due campanili più inclinati di Venezia. All’inizio del XVII secolo, alla base del campanile furono costruite delle celle, utilizzate come luogo di residenza per i sacerdoti della chiesa. Tra il 1999 e il 2006 sono stati eseguiti ampi lavori di restauro con il finanziamento della Alexander S. Onassis Public Benefit Foundation e della Anastasios G. Onassis Foundation. Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione Alexander G. Leventis e dalla Fondazione Anastasia G. Leventis.

Si veda l’articolo dell’Agenzia di stampa Atene-Macedonia

Collegio di Flangini

Tommaso Flangini di Corfù, un ricco avvocato e mercante di Venezia, stabilì nel suo testamento, nel 1644, che una parte significativa del suo patrimonio fosse donata alla fondazione di un istituto di istruzione superiore per studenti greci. Il Collegio di Flangini, come fu chiamato, iniziò a funzionare nel 1665 ed era ospitato in un edificio di proprietà privata della Confraternita, costruito con i fondi del patrimonio Flangini dall’architetto veneziano Baldassare Longhena. Si trova nel cosiddetto Campo dei Greci, accanto alla Scoletta, dove avevano sede il Consiglio di amministrazione e l’ospedale della Confraternita, e accanto alla chiesa di San Giorgio dei Greci.

Tra gli insegnanti incontriamo importanti studiosi, come Theophilos Korydaleas, Pachomios Doxaras, Mitrophanis Kritopoulos e Meletios Typaldos. Secondo il regolamento, gli studenti dovevano essere ortodossi di origine greca, preferibilmente ciprioti o corfioti, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, e dovevano studiare per sei anni. Dodici di loro dovevano essere convittori, mentre gli altri dovevano essere studenti esterni. Le materie da insegnare erano “scienze umane”, retorica, filosofia e logica. Teologia, matematica e geografia. Dopo il diploma gli studenti potevano proseguire gli studi all’Università di Padova.

La scuola funzionò per circa un secolo e mezzo e fu frequentata da circa 600 studenti, molti dei quali in seguito lavorarono come insegnanti nelle scuole della Grecia. Influenzati dallo spirito umanistico dell’epoca, gli studenti del Flanginiano avevano fondato una società letteraria chiamata “Accademia degli Ablavi” e, in collaborazione con i loro insegnanti, avevano pubblicato due raccolte di poesie. Nel 1797, con l’avvento di Napoleone, i fondi dell’eredità dei Flangini, depositati presso la banca veneziana (Zecca), furono confiscati dai francesi, con il risultato che la scuola cadde in declino. Fu riaperta nel 1824 con il nome di “Scuola greca di Flangini”, per poi chiudere definitivamente nel 1905.

``Scoletta di San Nicolò``

Edificio a due piani in Campo dei Greci, accanto alla chiesa di San Giorgio che si chiamava Scoletta di San Nicolò. È opera del famoso architetto veneziano Baldassare Longhena, fine XVII secolo. Al primo piano della sede della Confraternita si trovava l’Ospedale dei Poveri Greci, attivo dal 1678 all’inizio del XX secolo. In seguito, questo spazio è stato trasformato in un museo unico di icone bizantine e post-bizantine, inaugurato nel 1959 e radicalmente rinnovato nel 1999.
Al secondo piano si trova la Sala del Capitolo, la sala riunioni della Confraternita dei Greci, oggi utilizzata per eventi e conferenze dell’Istituto Ellenico.